Le fasi di vita della Start Up

Spesso sentiamo parlare delle diverse fasi di vita di una start up.

Proviamo a riepilogarle di seguito.

 

1. IDEA o PRE SEED o BOOTSTRAPPING

E’ la fase nella quale i founders mettono a fuoco la propria idea di business. Si prepara il business plan e si inizia a capire quali possono essere le risorse utili per il lancio dell’iniziativa.

 

2. SEED

Dall’idea si passa alla prima fase dell’esecuzione.  Inizia a prendere forma il prodotto o servizio ipotizzato, si costruisce il business plan e si iniziano a cercare le prime risorse per partire.

In questa fase si è soliti ricorrere a risorse proprie o a un primo round partecipato dai cosiddetti “family&friends”.

Una valida alternativa può essere quella di rivolgersi ad un incubatore.

 

3. EARLY STAGE

Lanciata la prima versione di prodotto o servizio, maturati i primi ricavi, si cerca di migliorare.

Sulla base dei feed back dei clienti si migliorano i prodotti e servizi, si migliora il business model e si necessita quindi di ulteriori risorse.

Ci si affaccia per la prima volta al Venture Capital.

 

4. EARLY GROWTH

Si è aggredito il mercato. Il prodotto o servizio riscuote i primi successi.

E’ necessario investire ulteriormente per sostenere la crescita, migliorando l’attività commerciale e di marketing.

Si aprono quindi nuovi round di finanziamento per reperire le risorse necessarie. 

I round possono essere:

  • di SERIE A, di importo più elevato rispetto a quelli della fase Early Stage, generalmente sottoscritti da Venture Capital o Fondi di Provate Equity;
  • di SERIE B, di importo ancora più elevato rispetto a quelli di SERIE A, per migliorare ulteriormente i processi interni della start up e aggredire nuovi mercati.
 
5. SUSTAINED GROWTH o EXPANSION
Il prodotto o servizio sono già consolidati. Si cercano nuovi mercati da aggredire, sia in termini settoriali sia in termini geografici.
I clienti continuano a crescere, così come il fatturato.
Un eventuale ulteriore round di finanziamento, detto di SERIE C, può essere utile per sostenere ulteriormente tale crescita prima di arrivare alla fase finale, la più attesa.

5. EXIT

E’ sicuramente la fase più nota, quella a cui tutti auspicano di arrivare nelle migliori condizioni possibili.

Si vendono le quote o azioni della Società – che ormai non è più “start up” – a altri soggetti, ci si integra con altre realti di dimensioni più rilevanti o ci si affaccia ai mercati con una quotazione.

 

DL Sostegni bis: esenzione plusvalenze

Con il DL Sostegni bis è stata introdotta una nuova interessante opportunità per le persone fisiche che investono in start up e pmi innovative.
A determinate condizioni le plusvalenze derivanti dalla cessioni di quote di start up e pmi innovative sono totalmente esenti da tassazione

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PIR “fai da te”

PIR Alternativi o “fai da te”: interessantissima opportunità per tutti i Business Angel.
A determinate condizione è infatti prevista la non imponibilità dei proventi (plusvalenze o dividendi) provenienti da investimenti in Società italiane.
Introdotto inoltre un credito di imposta sulle minusvalenze derivanti da tali investimenti.

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